LA DIMORA
LA DIMORA
Villa da Schio
A pochi chilometri da Vicenza si trova il complesso di Villa da Schio, contornata dal parco settecentesco con grandi viali di piante secolari e ampi spazi verdi.
Il corpo centrale della villa, presenta la classica struttura delle ville venete: un cortile interno
contornato da un imponente colonnato con le barchesse e la Cappella.
Il complesso fu fatto costruire dalla Famiglia Piovene nella seconda metà del ‘600.
Dapprima la costruzione iniziò lungo l’attuale strada statale, ma a causa di una piena del torrente Agno che scorre a poca distanza, si decise di
edificare nella posizione dove oggi si trova la villa.
Studi recenti hanno mostrato che dapprima vi erano due distinti corpi di fabbrica, l’uno adiacente all’attuale cappella, e l’altro nella zona
retrostante le barchesse. Il progetto della villa è attribuito all’Architetto Antonio Pizzocaro che seguì le orme palladiane.
Per poter disporre del parco, i Piovene fecero deviare il torrente Poscola che altrimenti sarebbe passato attraverso il parco stesso, deturpandone
l’armonia.
Dalla famiglia Piovene, la villa passò per eredità alla famiglia da Porto e successivamente alla famiglia da Schio attuale proprietaria.
Oggi la villa è una location esclusiva sia per eventi privati quali matrimoni, meeting, feste, ricevimenti che come luogo dove trovare ospitalità.
Gli interni
Quando il presente incontra la storia e la cultura del passato e di questi coglie il prestigio per viverne la sobria eleganza, un semplice appuntamento diventa un incontro esclusivo.
Un appuntamento in villa da Schio si differenzia per essere vissuto in ambienti riservati e di prestigio, a contatto
con il patrimonio storico e culturale del territorio.
Le sale interne fanno sì che la villa sia il luogo consono alle diverse esigenze e tappe di ogni incontro professionale.
A partire dall’hospitality desk per la registrazione nel corso di uno work-shop sino al buffet per il pranzo, dalla trattativa riservata alla
conferenza stampa, dal meeting all’intrattenimento post-evento.
Ambienti distinti e utilizzati esclusivamente dai partecipanti all’evento.
Il salone centrale può essere allestito per conferenze, seminari, convegni e workshop, con disposizione dei posti a sedere a platea, oppure con tavoli a
banco scuola o a ferro di cavallo.
Un incontro di lavoro che necessiti di riservatezza e tranquillità, trova nella villa perfetta collocazione.
A completezza la possibilità di organizzare un veloce rinfresco oppure un pranzo raffinato.
Ambienti molto diversi dalla usuale sala convegni, ma giusto per questo ambiti come luogo di riferimento per gestire appuntamenti di lavoro
motivazionali e di team building.
Si ricorda che gli interni non fanno parte del percorso delle visite guidate.
SPAZI INTERNI | MQ | POSTI A SEDERE |
Salone Centrale | 105 | 110 |
Sala del caminetto | 42 | 40-50 |
Sala delle sete | 56 | 50-60 |
Sala dell'arazzo | 42 | 30-40 |
Sala da pranzo | 45 | --- |
Sala del biliardo | 56 | --- |
Solone Superiore | 105 | 90 |
N.B. I posti a sedere si intendono con tavoli tondi da 8 – 10 persone ciascuno
Il cortile interno
Il cortile quadrangolare vede al centro la fontana collocata nell’ampia aiuola circolare contornata da siepi, l’imponente porticato occupa tre lati e il quarto è dato dalla facciata interna della villa.
Tale particolare architettura ricorda in un certo qual modo il tipico chiostro dei monasteri, ipotetica motivazione
si trova negli aneddoti che accompagnano la storia del complesso. Infatti, dopo la morte dell’architetto Pizzocaro, il progetto passò a Domenico Cerato,
uno dei suoi allievi, dalla peculiare cultura di studioso seminarista.
Le aree del porticato possono fungere da gradevole soluzione per il posizionamento del buffet per un light lunch o per il coffee break, come pure per
l’hospitality desk.
Per meeting e cene aziendali, l’area viene allestita con tavoli disposti seguendo il disegno delle siepi e a cornice della fontana centrale.
In base alle esigenze è possibile posizionare il palco per la conduzione della serata, le premiazioni e l’intrattenimento davanti alla facciata della villa
che farà da splendido e singolare sfondo di quinta.
SPAZI ESTERNI | MQ |
Porticati | 300 |
Il parco
Villa da Schio vanta ampi spazi verdi esterni caratterizzati da viali alberati, dalla peschiera e dalla presenza di 35 statue dell’officina del Marinali a soggetto biblico e mitologico.
A rendere l’intera struttura particolarmente godibile sono gli spazi esterni, che grazie alle linee
architettoniche, convivono in simbiosi con gli interni.
L’ampio parco storico si caratterizza da tre grandi viali di tigli e carpini che contribuiscono ad aumentare i giochi prospettici dell’intero complesso.
Alla fine di ogni viale si trovano delle terrazze (belvedere) dalle quali la vista spazia sulla pianeggiante prateria.
Il parco riprende il tradizionale disegno settecentesco, con i viali di piante secolari e ampi spazi verdi, a rendere maggiormente di interesse
la passeggiata nel parco di villa da Schio è la presenza di numerose statue a soggetto biblico e mitologico, ben 35 sono opere dell’officina
del Marinali.
Dopo aver percorso gli ampi viali si arriva davanti alla facciata esterna della villa dove si incontra il classico giardino all’italiana
caratterizzato da siepi di bosso e da alberi di limone; a fianco la “peschiera”, una grande piscina in pietra, alimentata dall’acqua del
torrente Poscola.
Villa da Schio di Castelgomberto, ogni anno, apre ai visitatori dall’inizio del mese di aprile sino a fine di ottobre.
Svariati sono gli aneddoti e le curiosità che si possono apprendere nel corso di una visita, a partire dal luogo di costruzione della villa che era
previsto lungo l’attuale strada statale e lì iniziò, ma a causa di una piena del fiume Agno che allagò il cantiere si decise di trasferire il tutto
in luogo più sicuro, appunto dove sorge ora.
A testimonianza di ciò, nella casa originaria è ancora collocata una lapide.
Anche il parco ha la sua curiosità storica, infatti i Piovene, per poterne disporre, fecero deviare il torrente Poscola che altrimenti sarebbe passato
attraverso lo stesso, deturpandone l’armonia.
Nel periodo della seconda guerra mondiale, la villa fu occupata come quartier generale e la “peschiera” trasformata in una piscina per il diletto
degli ufficiali.
Piccole curiosità che arricchiscono e rendono maggiormente interessante una visita in villa da Schio.
Il parco settecentesco di villa da Schio offre spazi pianeggianti ideali per eventi quali:
- rappresentazioni teatrali,
- concerti,
- esposizioni ed estemporanee d’arte,
- sfilate fashion che ambientate lungo uno dei tre viali diventano momenti di spettacolo unico immerse in uno scenario “naturalmente” suggestivo,
- attività e dimostrazioni di soft-fitness, seminari all’aperto di yoga, pilates e attività similari che contemplino momenti di meditazione.
Il parco diventa anche luogo ideale per una pausa rilassante nel corso di una convention o di un seminario.
Il giardino all’italiana, parte integrante del parco, si caratterizza sia per la vegetazione particolarmente curata che per la presenza delle statue
dell’officina del Marinali.
L’ampia area antistante si presta particolarmente per l’allestimento di un palco per concerti e momenti di intrattenimento, che avranno come sfondo
la vista della facciata e il giardino stesso.
Per eventi che coinvolgono tutta la famiglia si possono prevedere aree riservate ai più piccoli con l’organizzazione di intrattenimento “su misura”.
La natura così dominante diventa ambientazione unica per ogni tipo di evento, in modo particolare se dedicato all’enogastronomia.
La particolare struttura architettonica del complesso, che vede interni ed esterni collegati tra loro in maniera armoniosa, fa sì che sia facilmente
accessibile anche a persone con disabilità.
Il parco è parte integrante del complesso, si accede esclusivamente dall’ingresso della villa, dunque è luogo totalmente riservato.
SPAZI ESTERNI | MQ |
Parco | 80.000 |
La cappella
La cappella di Santa Maria Maddalena risale al 1296 e fu fatta erigere da Bellancio da Castelgomberto, frate dei Cavalieri Gaudenti, dietro licenza del parroco Zonta.
Nei primi del ‘400 passò di proprietà ai Piovene divenendo la cappella di famiglia. Nel XVI secolo, ormai caduta in
rovina, fu completamente ricostruita a ridosso della Villa.
Consacrata a Santa Maria Maddalena dal 1796, dà il nome anche alla tradizionale fiera di Castelgomberto.
La cappella fa parte del percorso delle visite guidate delle domeniche in Villa.